La terapia con cellule Car-T axicabtagene ciloleucel (axi-cel) può produrre risposte durature e apportare un sostanziale beneficio, in termini di sopravvivenza, ai pazienti affetti da linfoma a grandi cellule B refrattario rispetto alla chemioterapia di salvataggio. È quanto suggeriscono i risultati di una ricerca pubblicata dalla rivista Blood Advances.
I ricercatori hanno confrontato i risultati dello studio retrospettivo internazionale SCHOLAR-1 condotto su pazienti affetti da linfoma a grandi cellule B refrattario e trattati con chemioterapia convenzionale con i risultati dello studio di fase 1/2 ZUMA-1 sull’efficacia di axi-cel.
I pazienti arruolati nella fase 2 di ZUMA-1 che hanno ricevuto la terapia e di cui sono state valutate risposta e sopravvivenza erano 101, per lo SCHOLAR-1, erano valutabili, rispettivamente per risposta e sopravvivenza 434 e 424 pazienti. I pazienti ZUMA-1 erano stati trattati con un maggior numero di linee terapeutiche rispetto ai pazienti SCHOLAR-1.
Per lo studio ZUMA-1 il follow-up mediano è stato di 27,1 mesi, il tasso di risposta obiettiva e il tasso di risposta completa erano rispettivamente dell’83% e del 54%, il tasso di sopravvivenza a 2 anni era del 54%. Nello SCHOLAR-1 il tasso di risposta obiettiva e il tasso di risposta completa erano rispettivamente del 34% e del 12%, il tasso di sopravvivenza a 2 anni del 20%. In ZUMA-1, rispetto a SCHOLAR-1 e è stata osservata una riduzione del 73% del rischio di morte.
Bibliografia:
Neelapu SS et al., Comparison of 2-year outcomes with CAR T cells (ZUMA-1) versus salvage chemotherapy in refractory large B-cell lymphoma. Blood Adv. 2021 Sep 3:bloodadvances.2020003848. doi: 10.1182/bloodadvances.2020003848.


